Prurito
anale
Il prurito anale ? un sintomo di frequente riscontro e pu? avere una origine
scarsamente identificabile o essere causato da malattie dermatologiche
e/o proctologiche. Tipico del maschio adulto, non ? raro anche
nell'anziano: inizialmente intermittente, col passare del tempo
diventa continuo ed ? causa di uno stato di eretismo legato al grattamento
che spesso diventa impellente ed imbarazzante perch? compare in momenti
socialmente non opportuni.
Il prurito persistente e le conseguenti lesioni da grattamento causano
un indurimento della cute perianale che assume un colore grigiastro.
Il prurito anale non ? una diagnosi ma un sintomo e le sue possibili cause
ed i fattori predisponenti devono essere ben valutati: infatti
il prurito ? presente in molti pazienti ipocondriaci, affetti da stati
ansiosi, depressivi, e spesso ? il sintomo principale che identifica un
certo tipo di profilo psicologico.
Tra i numerosi fattori predisponenti ricordiamo:
- iperglicemia alimentare e diabete
- gravidanza
- eccessiva sudorazione
- terapie cortisoniche
- terapie antitumorali
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- ipotiroidismo
- coito anale
- prolungate terapie antibiotiche
- scarsa igiene o, al contrario, eccesso di pulizia
- malattie neoplastiche
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Tra le cause dermatologiche determinanti il prurito anale ricordiamo:
- MICETI: il fungo di pi? frequente riscontro, per la contagiosit?,
? la Candida Albicans.
- BATTERI, quali Streptococchi e Stafilococchi;
- VIRUS, quali l'Herpes Simplex e Zoster;
- PARASSITI, come gli acari della scabbia, gli ossiuri.
- PROTOZOI, come il Trichomonas vaginale;
- DERMATITI BOLLOSE, come il pemfigo;
- DERMATITI, quali le seborroiche o la Psoriasi.
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Tra le cause proctologiche determinanti, legate cio? direttamente alla
regione anale, annoveriamo:
- Emorroidi
- Ragadi
- Ascessi e fistole anali e rettovaginali
- Cisti sebacee
- Fistole pilonidali
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- Malattia di Crohn e Rettocolite ulcerosa
- Condilomi anali
- Incontinenza anale
- Rettocele
- Sindrome del perineo discendente.
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Per quel che concerne la diagnosi ? necessario ricercare la causa del
prurito e, quindi, dopo una corretta raccolta della storia clinica, si
pu? procedere ad accertamenti di carattere laboratoristico (tampone rettale,
tampone vaginale, esame chimico-fisico delle feci, esame colturale e parassitologico
delle feci, scotch test) e clinico (visita proctologica).
La terapia del prurito anale deve mirare innanzitutto a rimuovere le cause,
siano esse dermatologiche che proctologiche: ci?, per?, non
sempre ? possibile ed allora ? necessario attenersi ad alcune imporatnti
precauzioni da adottare:
- tenere pulita la regione perianale lavandola mattino e sera, soprattutto
dopo la defecazione, usando acqua tiepida senza sapone e senza disinfettanti;
- asciugare con panno di cotone, senza strofinare, semplicemente tamponando;
- utilizzare biancheria intima di cotone, evitando lana, nylon ed
indumenti sintetici;
- mantenere l?intestino in ordine, defecare quotidianamente, evitare
quei cibi che possono essere responsabili di un aumento del prurito
quali caff?, tea, cioccolato, salumi, spezie, formaggi piccanti;
- in ultima analisi indossare di notte guanti di cotone per ridurre
i danni causati dal grattamento inconscio.
A cura del Prof. Massimo Giordano